Oggi sono andata al taller mapuche, dove la pastorale indigena ci ha raccontato di come i mapuche siano confinati nelle riserve y ahora umiliati porque a causa dell’ espandersi delle piantagioni sono stati privati anche dell’acqua. Y quando protestano per reclamare il loro diritto alla terra, a preservare la loro identita’, per loro si applicano le leggi anti-terrorismo.
Al final ci salutano con una danza y con l’ave Maria in lingua mapudungu, juntos alla Madonna y alla Puchamama, la Madre Terra, che da loro dovremmo imparare a amare e rispettare. Poi ci incontriamo con i 25 giovani haitiani, che sono venuti qui a raccontarci quello che realmente vivono nel loro paese, che necessitano di medici, di ingegneri per ricostruire. Todavi’a hanno tanta voglia di ridere e condividere con noi i loro balli e i loro canti, hanno la confianza di poter cambiare le cose.
"La preghiera sposta le montagne" dicono " gli aiuti umanitari sono si indispensabili pero tambie’n sapere che ci sono amici che soffrono e pregano con te e per te". Una mia amica di Haiti mi fara’ i capelli delle donne haitiane quando mi cresceranno...
Despues vamos a la oracion de la noche, dove cantiamo tutti insieme in lingua mapudungu y tambie’n in spagnolo "Mi corazo’n te anhela en la noche oh Dio’s", il canto che i giovani europei faranno in olandese al prossimo incontro di Rotterdam, " Iedere nacht verlang ik naar u o God".
Lucia